Il mediterraneo di questi giorni racconta di imbarcazioni che dal nord dell’africa raggiungono le coste italiane: uomini e donne e bambini in fuga dalla rivolta, dalla rivoluzione, dal sangue, dalle armi, in fuga dalle rispettive terre per una necessità da soddisfare, in navigazione puntando l’orizzonte, una nuova terra, oltre il mare.
Nella fuga dalla propria terra la scelta individuale si accompagna ad una serie di relazioni comunitarie pre e post-partenza. E vi è un momento, la navigazione, magari di notte, durante la quale stringersi gli uni agli altri è un po’ farsi caldo; e un po’ farsi coraggio.
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