mio padre me lo sono dovuto inventare

mio padre non sa della prima notte su di un materasso sgangherato e della schiena appena sveglio,
non sa del tabacco che tiro fino alla fine per non sentire i dolori della fame,
del mio pranzo che sarà un caffé e forse anche la cena sarà un caffé se non mi arrivano quei soldi già lavorati
mio padre non vive, galleggia
e le campane che suonano le tre sono le stesse di quando ragazzino aspettavo il gelato sopra le ginocchia di mia nonna, sua madre
mio padre non sa che ho lo spazzolino ma non il dentifricio
e parlare con le persone m’imbarazza sporco come sono
a mio padre non gli interessano i tetti che vedo dal mio balcone, la stanza da sistemare, le valigie sul letto, l’armadio che devo comprare
mio padre ignora
la vita di suo figlio non è la sua

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