Categoria: pezzi di vetro
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prove di ritmo
fare altro mi sono perso in strada e ho iniziatoa leggere a voce alta, pei passanti,ma nessuno si fermava, e ho smesso.di leggere. e ho iniziato a fare altro:regalavo disegni appena fatti:guardate come gocciola il mio disegno, dicevo,ma nessuno si fermava, e ho smesso.ho smesso di muovermi e guardavo,soltanto muovevo gli occhi,da una parte e…
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piccola quiete
era la nottee tacevano le cicale e le stelle opachegridavano alla luna altro sole. era la pioggia che scendevail giorno appresso a lavare i giustie il sangue di chi aveva sbagliato. anche l’oppresso incorona il reo lo dileggia per obbedire ad altro re.così il gallo quando cantasveglia il contadino e disturba il dormiglione.
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a innantis
non guardo lo schermo biancoché mi sembra il nostro latte versato:il pastore si alza presto per buttare il suo lavoroe sottolineare su di esso assoluta sovranità –egli è l’unico padrone del suo greggecome dei derivati. e ora che guardo lo schermo bianco macchiatomi sembra che il latte versato non sia bastato. il potere italiano in…
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casa social
traspiro la notte sogni di sanguemi sveglio ansimante:ancora son vivo. zuppo di sudore accendo la lucee il mio petto sembra un albero di natale:i peli son rami che sostengonole goccioline di questo nuovo incubo. c’è chi paga per vedermi sudatoc’è chi guadagna per ripulirmipoi si scambiano i ruoli il mese appressoe il cancro indotto al…
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magari più tardi
di questi giorni mi rimangono solo tentativi di rimozione,analisi e riflessioni: un’amica al telefonomi dice che ha l’ansia. io appena sveglio le chiedo perché.lei sveglia da cinque ore mi risponde che di motivi ce ne sono tanti.io stiracchiandomi le dico va bene, magari ci sentiamo dopo.poi invece non ci sentiamo.non la chiamo per sapere delle…
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on a oublié les larmes
sapevoconoscevo i suoi erroria memoria le sue mancanzee l’ho ucciso di parolee non mi è sembrato sorpreso non ha reagito ai fendentiné un gemito né una mossail rito è andato avantila fine macabra la sua testa che rotolavafin dentro la tombae non usciva più io al centro dell’esedrasoddisfatto del taglioartefice del lanciogiravo le spalle al…
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il mattino, goccia dopo goccia
e non so più come pulirlo questo amore così sporco.sono fermo, bloccato, e lo riempio di amargura.difendo così il mio stomaco dolente.la mia carne sfibrata.le gocce che sento non sono quelle di un rubinetto aperto.goccia, il silenzio tuo ogni giornogoccia d’uccelli sugli alberi a fischiettare risveglie nature morte. non vedo più, non può essere:le tue…