“Simone Olla non è all’esordio con il romanzo Luce bianca, malgrado le informazioni che si possano eventualmente rintracciare a tal proposito in rete. È un dato che sembra giusto riportare, in apertura, anche allo scopo di dare immediatamente conto, per quanto in modo indiretto, della grande stratificazione letteraria e culturale del romanzo breve pubblicato quest’anno da Catartica. D’altronde, si tratta di un’impressione subito rafforzata dall’ingresso fra le pagine (e ancor di più tra le frasi, tra le parole, tra i suoni) del libro, costruito per successivi accumuli ed elisioni – giocando, così, tra suono e silenzio, in fitta corrispondenza con i propri riferimenti musicali – in un modo che di certo cattura l’attenzione di chi legge: non di rado si chiede un surplus di sforzo cognitivo, ma lo si fa in cambio di godimento continuo, offerto a ogni punto fermo, talvolta a ogni segno di interpunzione.”
Un lungo ballo

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