traspiro la notte sogni di sangue
mi sveglio ansimante:
ancora son vivo.
zuppo di sudore accendo la luce
e il mio petto sembra un albero di natale:
i peli son rami che sostengono
le goccioline di questo nuovo incubo.
c’è chi paga per vedermi sudato
c’è chi guadagna per ripulirmi
poi si scambiano i ruoli il mese appresso
e il cancro indotto al mio cervello
lo battezzano come innocuo mal di testa.

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