[…]

Il computer? Venduto.

I dischi esterni? Venduti.

Ogu e tutta la collezione di disegni? Venduti.

Ma fingeremo che siano stati rubati.
D’accordo.
E lui non deve sapere niente.
Niente.
E poi?
E poi dovrà sembrare un suicidio.

paris19_

Intanto scrivo.
E vivo.

L’8 dicembre 2016, in questo bar, mi viene rubato il computer. L’operazione, studiata nei minimi dettagli, me la racconta Kamso diversi mesi dopo.
Emmy in quei giorni è a Parigi per un servizio fotografico. Sarà la sua copertura. In realtà deve riscattare il furto – e si tratta solo del primo riscatto. A Emmy tutte le informazioni contenute nel computer: 300 gb di dati, compreso il dossier del film che la racconta – Elegia per la musa. È il suo un atto d’amore? E per chi è questo ratto d’amore?
Per l’arte, diranno. E invece no: Emmy ruba per Tancrede.
Ma torniamo ai fatti, e non alla rappresentazione dei sentimenti che questi fatti muovono o hanno mosso. Emmy, quindi, la tua cara musa che riscatta i dati del tuo computer passando da questo bar.

Da questo momento in poi ci sono sul tavolo il tuo computer, vuoto di contenuti, e i dati del tuo lavoro ormai in mano a Emmy. Il tuo computer viene riempito di materiale pedopornografico – un’accusa creata ad hoc – e consegnato nelle mani di Tancrede. I due, travestiti da eroi, si presentano alla tua famiglia venendo accolti con tutti gli onori: sono riusciti a recuperare il computer “rubato” e lo consegnano nelle mani del tuo avvocato di famiglia, il quale organizza un pranzo a cui partecipano tua madre, tuo padre, Emmy e Tancrede. E tu non ci sei, e fai quello che ti riesce meglio: stare in silenzio, e ascoltare.
Ora inizio a capire.
Vuoi continuare tu?
Diversi anni fa mi è capitato di baciare una donna dopo che questa aveva spompinato il cazzo di un altro e ingoiato il suo seme. Ne sentii il bocca il sapore, ma non le dissi nulla.

Sto ancora purificando il mio corpo da quell’offesa. Il mio spirito non è mai stato intaccato. (Questo digiuno è figlio anche di questa esperienza, e di altre, accadutemi fino a ieri l’altro.)

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