Il narratore, nel suo tentativo di fornire una sintesi fra quanto riceve da Fabrizio Roghudi (teatro), Alberto Bacone (pittura), Giovanni Fanugli (filosofia), D___ (letteratura), si trova costretto ad attraversare i ricordi di domani, quelli che tutte le volte lo portano allo schianto, al rumore, all’abbandono di se stesso. La comunità d’intenti fallisce per la radicalizzazione di ogni spinta individuale.
Non ci sarà mai una comunità d’intenti.
Le risposte fornite all’esistere non contemplano un ambiente nemmeno come stimolo antecedente alla risposta stessa.
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