[Anaisia Ganga] e penelope manca, di sè, mancata e mai più cercata, di sè, di un re dimentico per vita, di proci e tele, e talami e àncora impigliate in porti e a sera tele e ancora talami e l’orizzonte chiaro della mattina…
[Alfio Génitron] ennesimo orizzonte, schiarato o scurito sono(si) entrambi davant(i)ati. oltraggio d’io e di (tutto) dio. four di sé. altrove.
[Anaisia Ganga] altrove. per lontanare
[Alfio Génitron] altrove. fuor da sé. per lontanare puzze d’io, soltanto
[Anaisia Ganga] finchè tornare nell’io ha rotta, e nessun d’io confonde e tempesta i mari
[Alfio Génitron] l’ha rotta fuor dell’io la materia mancata: la rotta è fuor d’io, fuori
[Anaisia Ganga] e dentro? che guida il re?
[Alfio Génitron] dentro è corrente che non s dà guidatori
[Anaisia Ganga] nè fuori, nè dentro, senza faro il re… a vagolare il mare… e qualsisi approdo ha vita, dare il fianco all’onda, sentire il vento in sussurri soffiati, seguirlo
[Alfio Génitron] senza faro che non sia fuori, di sé: a vongolare il mare fiancando Londa ventosa. e non seguire il nulla che non sia già dato. o annodato.
[Anaisia Ganga] e fuori, appena fuori, accanto, il re vagolante s’interroga? sente? o gli è estraneo e così può bastare, chè d’io è già abbastanza da trovar in rotta senza perdere il vento?
[Alfio Génitron] il rasente glièstraneo: il re che sente è un estraneo, l’altrui vento perduto
[Anaisia Ganga] solo il re non perde mai
[Alfio Génitron] il r’è perso da per sempre
[Anaisia Ganga] ancora, vorrei. e schiudo la porta in punta di piedi: posso?
[Alfio Génitron] entrare?
[Anaisia Ganga] sì
[Alfio Génitron] parlare. ancora. vorrei. posso. entrare. si parli.
[Anaisia Ganga] io parlo e parlo, addosso, poi fuori sui bordi e dentro, parlo per confusione e per chiarezza, parlo
[Alfio Génitron] si parli ancora finacché rotoli, di carte, ciavvolgano. si parli confusi della corrente. si parta dalla corrente. e non s’arrivi mai arrischiando l’arrivo. non s’arrischi l’arrivo d’un cammino. si parli intanto. di tanto. in tanto.
[Anaisia Ganga] intanto. di tanto. in tanto. è il mio impegno. che non sia mai un arrivo… vagolare insieme, magari, mai arrivare, se l’onda è buona si vada “errando” anche a tentoni…
[Alfio Génitron] si vada errando. di lontano dal comodo crepuscolo. si vada errando ebbrandosi. intanto. di tanto. in tanto.
[Anaisia Ganga] errare ebbrare intanto, non voglio che altro in tanto di tanto
[Alfio Génitron] uscendo fuori da questa stanza. la prima, del bagno: continuando cagando
iterazioni impossibili (di)scorsi
Una replica a “iterazioni impossibili (di)scorsi”
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il solito violento
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