Mi divido fra il lontano
e l’attimo,
l’esserci e il rimanere.
Mi faccio scrivere, riempire
di veloce, sorrisi e carezze.
Poi continuare.
Entrare negli elenchi sconosciuti,
nei miei gironi, (non) scegliere
di credermi domani. Assente.
Raggiungere l’atomo
e la sua assenza in questo tempo di automi.
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