«Hai paura vero?»
L’ho guardata lungamente, eravamo appena rientrati da un concerto dei Lumière. Ci stavamo togliendo i vestiti, e non avevo nessuna voglia di fare l’amore. Quando mi ha fatto quella domanda ho smesso di sbottonarmi la camicia e continuando a fissarla ho fatto qualche passo nella sua direzione, stava seduta nel letto, io in piedi. Ho preso il suo viso e l’ho shiacciato sulla mia pancia, forte. Volevo fare l’amore, adesso sì, senza nessun’altra parola.
Il giorno dopo, puntando il Caffé Libarium, con il fiato tagliato dalla salita, Luisanna ha ripreso l’argomento. Mi ha detto che guardavo Alfio con la paura di essere scoperto.
«Gli nascondi qualcosa?»
Ho tolto le sigarette dalla tasca e ne ho accesa una. Intanto la salita era finita.
Supponendo un amore che non voglio che vuoi tu
3 risposte a “Supponendo un amore che non voglio che vuoi tu”
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Hai una maniera di creare immagini che mi piace molto; sei scarno e poetico al contempo; uno che sa plasmare la parola. Bravo Decimo! Un abbraccio 😉
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grazie blimunda, troppo buona.>DC
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ciao complimenti per i tuoi lavori…ho da poco aperto un blog su varie forme d’arte, se vuoi collaborare inviandomi del tuo materiale sarei felice di pubblicarlo
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