A Diosa. Non potho reposare

Sono stanco
stanco di avermi addosso
sudato
battuto dal caldo
come dalla corrente leggera

E no che non posso
non posso riposare

Sono stanco
stanco del cielo di cartone
soffocato
provato dal furore
come dalla quiete assoluta

Non potho reposare, amore, coro
pessende a tie so(e) donzi mommentu
Non essere triste mi dico, riposa
Ma non posso
non posso riposare

Sono stanco
stanco del solo che cresce
sedimenta
fortifica le mie mura
come le mie paure

Non potho reposare, amore, coro
pessende a tie so(e) donzi mommentu
no istes in tristura, prenda ‘e oro
nene in dispiaghere o pessammentu
E invece mi voglio riposare

Sono stanco perché ho capito
e mi voglio riposare
Tanto verremo obbligati tutti
a riposare in pace
meglio farlo adesso

La volontà è anche questo
volontà di riposo mentre tutto corre
sbatte e ritorna
accelera e sorpassa

Sono stanco del tempo
ma non di quello che passa, nooo
Sono stanco del tempo che divora,
quello che decide il mio spazio
che decide per me

Sono stanco del tempo che decide il mio tempo

4 risposte a “A Diosa. Non potho reposare”

  1. E allora cerca un fiumeche il mare è facile facilem.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. E invece puoi riposare. Ma solo per un po’. Il tempo può essere un tuo alleato se non ne diventi succube.Carla

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  4. sei riposato?sciroccata

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